Istruzioni per l'uso

Istruzioni per l'uso: ormai l'avrete capito, questo è un blog un po' fuori dal comune. L'intento è quello di divertirci con voi; come? Abbinando post scritti a 4 mani (ma la cosa carina è che non ci mettiamo d'accordo; una scrive quel che vuole, l'altra "risponde") a ricette prese dal web. Inserire piatti preparati da noi sarebbe troppo laborioso soprattutto perché entrambe vogliamo portare avanti anche i nostri blog personali. Per la stessa ragione non potremo venire a commentare da voi (per quello useremo ognuna il proprio blog "serio"), lo faremo qui, rispondendo a tutte, sempre e con doppia risposta. Se vorrete partecipare a dare un'anima in più a questo spazio, mandateci il link di una delle vostre ricette e poi... preparatevi perché ve le "faremo a pezzi". I post avranno cadenza settimanale ma crediamo potrà essere interessante seguire i vari botta-e-risposta nei commenti.
Infine: preparatevi perché avrete delle sorprese ed un blog tutto cliccabile!!!


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lunedì 31 ottobre 2011

Prima collaborazione!!!

 

Il Team Scientifico è lietissimo di annunciare la prima collaborazione.
Sebbene neonato, il nostro blog, ha attirato l'attenzione di moltissime aziende che si sono proposte come sponsor visto l'elevata professionalità e qualità che ci contraddistingue.

La famosissima Azienda PotrebbeAndareaFuocoLaCasa, leader di mercato, conosciuta in tutto il mondo per i suoi elettrodomestici, ci ha omaggiato della Sua ultima, geniale, invenzione: lo Sminchietto.
Frullatore multifunzione, dotato di 3 velocità, verrà lanciato sul mercato, la seconda settimana di dicembre.
Lo Sminchietto sarà un alleato insostituibile, affidabile.
L'Azienda ci consiglia di ancorarlo molto bene al piano di lavoro perché dalla seconda  alla terza velocità potrebbe avere un sussulto violento e decollare a spirale spiaccicandosi sul soffitto e spargendo tutto il trito ovunque in cucina.
...Basta saperlo, no? Il Team Scientifico, dopo averlo provato la prima volta, ancora all'oscuro di questa piccola particolarità, ha dovuto ridipingere la cucina, ma, si sa, ci si organizza, un paio di esercizi di respirazione e si fa tutto.
Altro avvertimento, fondamentale, è di aver l'impianto elettrico a norma...
Il Team Scientifico ringrazia...
...E questa falange? Scusate di chi è questa falange sul ripiano della cucin....OPPPPORCAAAAA!!!!


La socia unica del "Team-Scientifico-Fasso-Tuto-Mi", ha voluto intraprendere, ahimè, la strada delle collaborazioni, nonostante il parere avverso della sottoscritta.
E vabbé, diamole atto:
1) di avere un carattere esuberante ed idee vulcaniche, anche se a volte un po' troppo vulcaniche;
2) di avere spirito d'iniziativa, cosa che considero altamente positivo, quando è unito ad un po' di cervello (e qui già cominciano i primi problemi);
3) di essere talmente tenacemente attaccata alle sue convinzioni che neanche l'averci rimesso la falangetta del dito medio della mano destra l'ha fatta desistere dal propinarci un hamburger preparato da lei medesima con l'aiuto del suo nuovo potente alleato meccanico (... e la falangetta? A proposito, dov'è finita la falangetta???).
L'hamburger, che ci è stato servito in terrazza, era davvero buono, chissà, forse proprio merito dello Sminchietto... ma ne valeva la pena?
(La socia unica del "Team-Scientifico-Fasso-Tuto-Mi", in mancanza della summenzionata falange che le consentirebbe di ricorrere al noto gesto, mi risponde con altro analogo per il quale servono solo indice e mignolo... )



Ricetta ed immagine sono state prese QUI

Ingredienti:
300 grammi di carne macinata di vitello
200 grammi di carne macinata di maiale
un uovo
2 melanzane
2-3 pomodori
200 grammi di formaggio caprino
mezzo bicchiere di vino bianco
2 cucchiai di grana grattugiato
qualche foglia di menta fresca e 4 di alloro
uno spicchio d'aglio
sale e pepe q.b.

Esecuzione:
mescolate la carne di macinato, quella di maiale, l'uovo, l'aglio, il sale, il pepe, il grana grattugiato ed il trito di menta. Formate 4 piccoli hamburger.
Rosolateli in una padella, sfumate con vino bianco, aggiungete 4 foglie di alloro, coprite e cuocete per 5 minuti, poi metteteli in un piatto. Inserite ogni polpetta tra 2 fette grigliate di melanzana, coprite con una fetta rosolata di pomodoro, una di caprino e 1 foglia d'alloro. Mettete i sandwich nella padella, copritela e lasciate ammorbidire il formaggio.

lunedì 24 ottobre 2011

Che paté...racchio!


Beh, io non so voi, ma a me, qualche volta, capita di essere assalita dai morsi della fame... in piena notte.
Son lì, tranquilla tranquilla che me la ronfo sonoramente (ora, non è che io quando dormo mi oda anche, ma così mi è stato riferito da persona informata sui fatti, pertanto vado sulla fiducia) quando ad un tratto qualcosa mi sveglia.
Cosa sia non saprei dire, forse qualche rumore notturno, un'auto che passa, una portiera che sbatte, il fracasso di un tuono, oppure qualche stimolo proveniente dal mio vicino di letto, leggi compagno della mia vita, che ha la perniciosa abitudine di scalciare durante il sonno, se le prenda il malcapitato che passa di lì in quel momento e chi s'è visto s'è visto.
Fatto sta che mi sveglio, occhi sbarrati al soffitto, perfettamente cosciente, stomaco che comincia a mugugnare.
Per chi non fosse ligure a questo punto urge una precisazione. L'antica arte del mugugno ha una sua dignità. Moltissimi marinai genovesi, messi di fronte ad una scelta amletica, quasi sempre decidevano di rinunciare ad un supplemento di paga pur di riservarsi il diritto di lamento; pensate un po' quanto dovesse essere sofferta, per dei genovesi, questa decisione.
Certo è che, sta storia del mugugno, una volta imbarcati, ho idea fosse pesante assai; tutti che lavoravano di gran lena, sì, ma brontolando e bofonchiando tra sé e sé; su quella galea ci doveva essere un bailamme da far spavento! Ma lasciamo perdere e torniamo allo stomaco.
Il mio stomaco mugugna, si lamenta, si contorce... ed è lì che comincio a pensare a cosa ho mangiato a cena. Oddio, è vero che di ragioni il mio stomaco ne ha, ieri ho cenato leggero, solo un passato di verdure... con i crostini, ovvio (mhmmm... che bontà), poi basta direi... beh, sì, tranne tre o quattro fettine dell'arrosto avanzato a mezzogiorno, completo di sughetto, eh? ché altrimenti risulterebbe stopposo ed indigesto ed un'insalatina, leggera leggera, ma ben condita, si sa, non sono una capra e l'insalatina ben condita dev'essere. Basta così... uhmm, no, qualche biscotto, ma fatto in casa, col burro, mica con la margarina, sissignore, si mangia sano in casa mia, mhmmm... ma sì, diciamo una dozzina, forse una quindicina ma non di più. Caffé naturalmente, ma quello non conta, era decaffeinato. Tutto qui, lo credo bene che ho fame!
Basta, mi alzo e vado a vedere in frigo se riesco a rimediare qualcosa.
Qualcosina in effetti c'è: una ciotola di paté, di cui m'ero scordata l'esistenza, preparata dal mio dolce maritino (premuroso e previdente???). Al riguardo qualcosa mi ha detto, ieri sera, ma non ricordo cosa... accidenti a quel malefico programma in TV che assorbiva completamente la mia attenzione.
Oh, insomma, che sarà mai se faccio fuori un po' del suo paté, al più domani se lo preparerà di nuovo, che ci vuole?
In un baleno il paté è finito, spalmato su una bella fetta di pane e divorato... ottimo! Torno a letto e finalmente pacificata e soddisfatta mi abbandono alle braccia di Morfeo.

Il giorno mentre sto preparando la colazione la mia dolce metà piomba in cucina, apre il frigo e trovando la ciotola di paté praticamente vuota mi dice: "Ma che fine ha fatto il cibo che il gatto ha avanzato ieri?"
Che pateracchio! Corro in bagno... 
Fausta


Io sono inorridita...
Scusatemi, ma non credo di aver la forza per controbattere.
Okay, un bel respiro...d'altra parte, essendo, come mi è stato carinamente fatto notare, l'unico membro del team scientifico, ho delle responsabilità.
Allora, come fai a saper che vita facevano i marinai genovesi?
D'accordo che sei una superespertona di tutto, ma cosa ne sai?
A meno che, in una vita precedente, non preparassi i pasti per codesti sfortunelli...che sì, proprio sì, rinunciavano alla paga per godere del mugugno...verso di te.
Per quanto riguarda la fame notturna, facendo due conti su quanto hai ingurgitato a cena, non ti mugugna lo stomaco, si chiama fame nervosa...è una malattia, eh?
Il povero sventurato che ti dorme accanto, non scalcia nel sonno, ma si dà la spinta, cercando di mantenere l'equilibrio quando il letto si capotta dalla tua parte per colpa del tuo dolce peso.
E per finire, da animalista convinta, inorridisco al fatto che levi il cibo di bocca persino alla tua gattina...il patè preparato da quel sant'uomo...ma a chi la dai a bere??...Ma andiamo.
E non dare la colpa alla televisione, dà sempre programmi talmente interessanti, intelligenti, didattici che proprio non credo le si possa imputare nulla.



Ricetta ed immagine sono state prese QUI

Pâté di tonno

Ingredienti per 6 persone:
300 g di tonno sott’olio
2 fettine di salmone affumicato
100 g di acciughe sott’olio
150 g di burro
1 limone
sottaceti
olio
sale
pepe

Esecuzione:
Lasciate ammorbidire il burro a temperatura ambiente. Frullate le acciughe con il tonno sgocciolato. Aggiungete al composto il succo di limone filtrato al colino e mescolate fino a ottenere una crema omogenea, poi amalgamate il tutto con il burro, salate e pepate.
Spennellate d’olio uno stampo, versatevi il composto, sigillatelo con la pellicola trasparente e tenete in frigorifero per tre ore.
Al momento di servire sformate il pâté sul piatto da portata e decoratelo con il salmone tagliato a striscioline e con i sottaceti.

lunedì 17 ottobre 2011

Si fa quel che si può

TERAPIE A CONFRONTO…
PERFENAZINA:

Indicazioni: trattamento delle schizofrenie, degli stati paranoidi e della mania.
Psicosi tossiche (amfetamine, LSD, cocaina, ecc). Sindromi mentali organiche accompagnate da delirio…
Posologia: il dosaggio deve essere individualizzato a seconda della gravità del caso e della risposta del farmaco. E’ sempre consigliabile tuttavia ricorrere alla dose minima efficace.

Effetti collaterali:  moltissimi…

PASTINA IN BRODO:

Indicazioni: trattamento delle depressioni, stati di ansia, incazzature causate dal lavoro, famiglia, amici, traffico, carenza di parcheggio, lavaggio strade, maleducazione, brutto tempo, caldo, umido, freddo, pioggia, vento. Scazzi di origine esogena ed endogena. Giornate pesanti e basta.

Posologia: il dosaggio deve essere individualizzato a seconda della gravità del caso. E’ sempre consigliabile tuttavia ricorrere alla dose massima. La pastina in brodo può, inizialmente, essere insoddisfacente, di poca consistenza o sapore. Il paziente può rifiutare la terapia considerandola inadatta, non sufficientemente consolatoria preferendo lanciarsi su una fetta di torta al cioccolato o su un panino imbottito affogato di salse. In realtà, dopo un paio di cucchiai, il calore raggiungerà lo stomaco e placherà il senso di spasmo muscolare di origine nervosa dopo una splendida giornata di lavoro, in casa o fuori sufficientemente resa intollerabile dal solito intervento di qualche mena belino che orna felicemente la quotidianità.

Effetti collaterali: moltissimi, ma, d’altra parte, se si deve seguire una terapia, si deve seguire, è inutile che cerchiate di evitare con scuse banali di saltare la somministrazione perché vi tocca perciò armatevi di tanta bella “pasiensa” e basta, non è che si possa star dietro sempre a controllare che abbiate preso il cucchiaio e vedete bene di ingoiare tutto e di non rigirarvi la pastina sotto la lingua o in fondo alla bocca, perché non è che si abbia tanto tempo da perdere.

CHIACCHIERE:

Indicazioni: svariate. Trattamento della noia, bisogno di comunicare argomenti più o meno importanti, sollazzo generico soprattutto per i perditempo o, al contrario, per chi molto puntiglioso e precisino, riesce ad organizzarsi talmente bene la giornata, da ritagliarsi quei 10 minuti fondamentali di “rilasso”. Come digestivo dopo la somministrazione forzata della pastina in brodo, non riuscendo a raggirare il dispensatore, che tanto fonfo non è, e che quindi se ne accorge se sputi tutto nel tovagliolo anche perché fai un certo disordine e sporchi pure.

Posologia: superflue per molti, fondamentali per altri, la posologia iniziale sarà di una dose alla settimana. Il dosaggio potrà aumentare qualora le dispensatrici, sia di pastina (una) che di chiacchiere (l’altra), valutato il rapporto rischio-beneficio del farmaco, optino per un incremento.

Effetti collaterali: dagli studi recenti non è emerso nulla di significativo. Alcuni pazienti hanno mostrato lievi segni di squilibrio subito dopo la somministrazione imputabili, però, allo scarso equilibrio mentale dei medesimi ed alla scarsa capacità di scelta dei soggetti di una, soprattutto, delle due dispensatrici…che se fosse stata a perder meno tempo a chiacchierare magari si sarebbe accorta che il paziente n 4, quello in sovrappeso con la braga rossa e la canotta fucsia, non ballava perché con l’iPod…perché l’iPod non ce l’aveva, proprio no.

Avvertenze: qualora si manifestino eruzioni cutanee, purulente o no, desquamazioni, orticarie accompagnate da prurito intenso,  la colpa è da imputare alla somministrazione della pastina in brodo.
Qualora si manifestino confusione, forti emicranie accompagnate anche da nausea, giramenti di testa, tentativo di suicidio e rottura di marones, la colpa è da imputare alla somministrazione delle chiacchiere. Il trattamento dovrà essere immediatamente sospeso.

Per qualunque dubbio o domanda si prega di contattare il centralino al numero
0054700675231188945309486754  dalle 9.00 alle 9.03, di un giorno non ben definito della settimana,  la Signorina Rosario sarà ben felice di rispondere esaurientemente alle vostre domande.

Il team scientifico ringrazia.


FIN QUI... chi vi ha intortato è stata Tinny, c'era da specificarlo? Farmacista fin nell'animo, la Signora, non senza qualche mania di protagonismo. 
Onde non abusare troppo della vostra pazienza e poiché io sono molto più "terra-terra", vi do brevemente la MIA interpretazione del titolo, scelto tra i molti "papabili".
La pastina in brodo mi fa piuttosto orrore anche se forse risulta utile in casi eccezionali (forme acute di malattie da raffreddamento); circa le chiacchiere occorrerebbe fare molti distinguo, cosa che per il momento vi risparmio.
L'unione delle due cose in un unico titolo era pertanto abbastanza delirante e surreale da attirare la mia scarsa attenzione su questo progetto che credo, ormai, vi sia chiaro.
Chiacchierate con ironia ma in leggerezza, per quanto la mia compagna di viaggio lo consentirà - perché a chi la conosce almeno un po' ormai è palese che quando le scattano i 5 minuti non ce n'è per nessuno ed è facile che vi faccia vedere i sorci verdi - ed un ricettario scherzoso, raffazzonato e rigorosamente COPIATO; insomma un po' casuale ed insignificante (il ricettario, non certo le ricette!)  proprio come una pastina in  brodo...

Infine:
- se il paziente n 4 era preso da delirium tremens era proprio perché qualcuno, e non dico chi, gli aveva somministrato uno schifosissimo brodetto
-  se vi state chiedendo cosa fanno quelle due sventole lassù in cima la risposta più probabile é: sorseggiano tè. CHISSA' COME MAI ma nel web non sembra esserci disponibilità di immagini di tizie che si portano delicatamente alle labbra una pastina in brodo...
- può il sedicente "team" scientifico là sopra definirsi tale se è composto da una sola persona?
ma soprattutto
- chi cavolo è 'sta benedetta signorina ROSARIO???

Questo primo post non poteva che concludersi con la ricetta di una minestrina un po' particolare ma sfiziosa
Fausta

Vuoi che una delle tue ricette venga inserita in un nostro racconto? Segnalacela e preparati al peggio.

Minestrina alle spugnole farcite
Ricetta ed immagine sono state prese QUI
Ingredienti:
per 4 porzioni
4 rametti di prezzemolo a foglia liscia
4 spugnole grosse
0.5 scalogno
1 dl di vino bianco
4 dl di brodo di verdura
60 g di pane per toast
1 cucchiaino di burro
1 tuorlo
80 g di panna
sale
pepe dal macinapepe
1 presa di noce moscata
3 cucchiai di cognac
  1. 1.
    Staccare le foglioline dai gambi di prezzemolo. Portare a ebollizione il brodo e il vino con le spugnole, lo scalogno e i gambi di prezzemolo. Togliere la pentola dal fuoco e lasciar riposare le spugnole nel liquido per 15 minuti.
     
  2. 2.
    Eliminare la crosta del pane, tagliare la mollica a dadini e tostarla nel burro. Sbattete l’uovo con la panna. Unire il pane e lasciar riposare l’impasto per 10 minuti. Aggiungere le foglioline di prezzemolo e ridurre il composto in purea con il frullatore a immersione. Condire con sale, pepe, noce moscata e un cucchiaio di cognac.
     
  3. 3.
    Estrarre le spugnole dal brodo e sciacquarle sotto l’acqua fredda. Filtrare il brodo attraverso un filtro da caffè e portarlo a ebollizione. Insaporire con il cognac e il sale. Trasferire l’impasto di pane in una tasca da pasticciere senza beccuccio e farcire le spugnole, quindi mettere i funghi nel brodo e lasciar cuocere per 10 minuti senza far spiccare il bollore. Tagliare le spugnole a metà e servirle con il brodo.