Istruzioni per l'uso

Istruzioni per l'uso: ormai l'avrete capito, questo è un blog un po' fuori dal comune. L'intento è quello di divertirci con voi; come? Abbinando post scritti a 4 mani (ma la cosa carina è che non ci mettiamo d'accordo; una scrive quel che vuole, l'altra "risponde") a ricette prese dal web. Inserire piatti preparati da noi sarebbe troppo laborioso soprattutto perché entrambe vogliamo portare avanti anche i nostri blog personali. Per la stessa ragione non potremo venire a commentare da voi (per quello useremo ognuna il proprio blog "serio"), lo faremo qui, rispondendo a tutte, sempre e con doppia risposta. Se vorrete partecipare a dare un'anima in più a questo spazio, mandateci il link di una delle vostre ricette e poi... preparatevi perché ve le "faremo a pezzi". I post avranno cadenza settimanale ma crediamo potrà essere interessante seguire i vari botta-e-risposta nei commenti.
Infine: preparatevi perché avrete delle sorprese ed un blog tutto cliccabile!!!


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sabato 31 dicembre 2011

Una bella manciata di....



....Shhhhhhh.....
Ahhhh, finalmente sono sola in casa.....
Dove diavolo ha nascosto i biscotti di Natale???? Se li sarà già mangiati tutti, figurati, mai una volta che ne offra a qualcuno...
Che poi c'è 'sto suo atteggiamento di indifferenza più totale che inizia a darmi sui nervi...
Che si che sono una signora...signorina a dire il vero...non sono mai stata particolarmente fortunata in amore...brutte cose, non voglio intristirvi.
Fa sempre finta di non vedermi, come se non esistessi e non è bello...insomma, no?
...
Ahhhh, trovati! E me li mangio tutti alla  facciazza sua....tanto poi, dà sempre la colpa alla povera Signorina Tinny...santa donna, meno male che c'è lei che mi apprezza e considera....
SCRUNCCCCHHHH....minchiuzza che buoni però...sarà quel che sarà, ma fa dei dolci che son divini...spetta un pò che forse c'è  ancora del torrone...è un pò troppo morbido per i miei gusti, ma me lo mangio lo stesso, se se....
Ora vi lascio, mi chiudo nella mia cameretta e mi mangio tutte 'ste cosine buone.
Tanti auguri di un buon anno nuovo, spero di continuare a lavorare qui....mah?
...
...

Tinny??? Dove ti sei cacciata, 'nnaggia a ttìa?
Accidenti, si lamenta sempre perché secondo lei starei troppo chiusa in cucina e poi, non appena volto lo sguardo... ecco lì che mi fa fuori tutti i biscottini che ho preparato pazientemente per offrirli agli ospiti di passaggio. Lo sa che sotto le feste questa casa è un porto di mare, no? Bisognerà pure che chi viene a trovarci riceva la giusta ospitalità e non se ne vada a mani vuote! Eppure lei, ostinata come un mulo, quatta quatta, poco alla volta mi mangiucchia tutto. Una cosa che mi manda in bestia. Ma se c'è una cosa che mi fa imbufalire ancor di più - e, credetemi, le ho visto i segni del misfatto sotto forma di briciole che le infiorettavano il maglioncino - è che continua a dare la colpa a questa fantomatica signorina Rosario...
Spero almeno che l'anno nuovo le porti un po' di buonsenso, cosa che nel vecchio le ha fatto parecchio difetto.
Spero anche che nel nuovo anno - non sono così "bestia" come mi vuol far passare - possa vivere serenamente e portare a termine tutti i suoi progetti; spero che non abbia motivi di sofferenza e, nel caso, abbia buoni amici che le offrano una spalla su cui piangere; spero che sia circondata di tenerezze, cosa di cui abbiamo tutti bisogno... insomma, tutto quello che mi auguro anche per voi!
Buon 2012!!!       

           
                               Appuntamento a lunedì 9 gennaio !!!                                                                         

lunedì 26 dicembre 2011

La cura dell'uva


l'immagine è stata presa qui

... ed eccoci, come ogni lunedì, al nostro consueto appuntamento settimanale.
Un lunedì di festa, quello di oggi; così anche noi, prese da un'insano momento "buonistico", abbiamo pensato di farvi un regalino. Oggi nessun post delirante scritto con le nostre 4 manine bensì un racconto ironico/umoristico scritto da Achille Campanile, tratto dal libro "Asparagi e immortalità dell'anima" ed intitolato "La cura dell'uva".
Scommettiamo che qualcuna di voi, reduce da grandi mangiate, non tarderà a far tesoro dei consigli dietologici in esso contenuti... 

La cura dell'uva 

Voi adesso vorrete sapere se io faccio la cura dell'uva, come la faccio, quando la faccio e se non la faccio che cura fo. Ebbene, sì, la faccio. E con questo? Faccio anche la cura dei fichi, se volete saperlo. Io bado molto alla salute e non c'è cura che mi lasci sfuggire.
D'inverno fo la cura dei datteri, delle mele, dei fichi secchi, noci, arance. A primavera faccio la cura delle fragole; poi quella delle ciliegie, che anche mi fa molto bene. D'estate mi curo con le pesche, le albicocche, le susine. Faccio anche la cura dell'anguria, o cocomero e ne risento notevoli benefici. Un mio amico, salutista accanito, la praticava in un modo eccessivo: mangiava tre o quattro angurie la mattina appena alzato.
Ma anche nelle cure non bisogna esagerare. Gli fecero male, anche perché le mangiava senza sbucciarle, e proprio a quell'epoca prevaleva la tendenza medica che consiglia di sbucciare la frutta. Nel quinquennio successivo, in cui prevalse la tendenza medica opposta, gli avrebbero fatto molto bene. Ora pare che la buccia della frutta in genere torni ad essere considerata dai medici dannosa all'organismo. Per mangiarla bisognerà aspettare l'anno venturo, durante il quale certamente i medici sentenzieranno che mangiare la frutta senza sbucciarla è quanto di più salutare sia dato immaginare.
Un'altra buona cura è quella dei fichi col prosciutto. Anche il melone col prosciutto fa bene. So che il medico me l'ha ordinato e ne ho tratto beneficio. Per di più è una di quelle poche cure che faccio senza ripugnanza e la preferisco ad altri sistemi terapeutici. Volete paragonare un'iniezione ad un piatto di melone e prosciutto?
Il melone col prosciutto sembra sia particolarmente indicato per le malattie nervose. Conosco un tale, nervoso all'eccesso, che, quando nella stagione estiva non trova a tavola il melone col prosciutto, da in escandescenze e appena lo vede si calma per incanto. Gli passa la crisi. La sola vista del melone col prosciutto ha su di lui un'azione sedativa.
Una volta visitai un ospedale dove tutti gli ammalati erano curati esclusivamente con melone e prosciutto. La mattina, all'ora della visita, i medici, accompagnati dalle infermiere con le tabelle cliniche, facevano il giro dei padiglioni e davanti ad ogni letto prescrivevano, secondo la gravità dei mali: melone mezzo chilo, prosciutto un etto; tre etti di melone in ghiaccio e quattro fette di prosciutto di montagna vecchio, ecc. In sostanza i meloni venivano considerati come delle grosse pillole. Dietro al gruppo dei sanitari in camici bianchi, si vedeva silenziosamente avanzare su ruote gommate, lungo le corsie, uno di quei carrelli di ristorante con sopra grossi salami, alzate di frutta, prosciutti interi. Gli ammalati, supini nei candidi letti, solo alla vista dei "medicinali" si rianimavano.
Poiché m'è capitato di accennare al prosciutto e non so quando la mia buona stella mi concederà di parlarne un'altra volta, ne profitto per fare alcune osservazioni su quest'ottimo salume che io tanto amo crudo quanto trascuro cotto. M'è avvenuto talvolta di sentir lamentare a tavola, specie da qualche padrona di casa davanti ai suoi ospiti, che il prosciutto fosse "tagliato male", cioè a fette non abbastanza sottili. In questi casi non l'ho confessato, ma segretamente mi sono compiaciuto che fosse tagliato male. Sarò un cinico, ma non me la sento di dire una cosa per un'altra. Crudo, stagionato, con pochissimo grasso ed in fette un po' spesse, così va mangiato il prosciutto da chi sa intenderne la poesia (beninteso, accompagnato con un vinello leggero). E se non temessi d'offendere i sentimenti d'una forse numerosa falange di persone dal gusto rovinato, non esiterei a dire: abbasso il prosciutto cotto! Ma di questo e d'altre questioni affini mi riprometto di trattare con la necessaria larghezza in un'opera che intendo scrivere sul prosciutto, quando non avrò altro da fare.
Per tornare al tema, lasciatemi dire che il melone col prosciutto, i fichi col medesimo, il formaggio con le pere, appartengono a quei grandi binomi internazionali, di fronte ai quali tutti ci inchiniamo, senza tentare d'indagarne il mistero. Perché il melone col prosciutto e non col manzo lesso? Perché il formaggio con le pere e non, putacaso, con le fragole?
Di questi famosi e misteriosi accoppiamenti, altri esempi minori, ma non per questo meno notevoli, sono l'insalata con le uova sode, i carciofi con la coratella (quest'ultimo, tuttavia, limitato alla zona di Roma e provincia), la polenta con gli uccelli, ecc.
Io mi domando chi sarà stato l'inventore, ad esempio, dei fichi col prosciutto. Come gli sarà venuto in mente questo geniale accoppiamento. Chissà quante prove avrà fatto prima di giungere alla combinazione che doveva avere tanta fortuna. Perché in apparenza non c'è alcun nesso tra i fichi e il prosciutto. Ma la loro unione, bisogna riconoscerlo, è delle più felici...
L'inventore avrà fatto lunghi esperimenti. Avrà provato a combinare i fichi con le bistecche, e, dopo aver assaggiato, avrà detto scoraggiato, scotendo il capo: "Non ci siamo ancora". Più volte sarà stato tentato di mandare al diavolo le faticose ricerche, ma la buona compagna della sua vita l'avrà esortato a perseverare, ad aver fede nel successo. E lui, allora, animato da novella energia, avrà provato a combinare i fichi con gli spaghetti. Nuovo insuccesso, nuovo scoraggiamento. Oppure coi latticini. O il prosciutto con le susine, o con le banane, o con le mele. Avrà passato notti insonni, la famiglia avrà camminato in punta di piedi per non disturbarlo. Sarà stato d'umor nero per settimane. E finalmente, là! la rivelazione: i fichi col prosciutto! Fu un trionfo. La fortuna assicurata.
La cosa è anche più notevole se si pensa che, cronologicamente, i fichi sono nati molto tempo prima del prosciutto. Per secoli e secoli essi non ebbero con chi accoppiarsi. Per millenni rimasero soli. Oppure può darsi che l'importante scoperta, come molte scoperte, sia dovuta al caso. Un giorno forse uno scienziato stava mangiando pane e prosciutto sotto un albero di fichi e gli sarà cascato un fico in bocca. Newton, quando stava sotto un albero e gli cadde una mela sulla testa, scoperse la legge della gravitazione universale; lui avrà scoperto una cosa almeno altrettanto utile all'umanità: i fichi col prosciutto.
A proposito di Newton, a qualcuno può sembrare strano che una così grande scoperta sia legata alla caduta di una mela. Invece è la cosa più naturale di questo mondo. Il famoso fisico stava sotto un albero, quando gli cadde la mela sul capo. Non avendo altro da pensare, cominciò a pensare a questa storia della mela caduta (si sa infatti che i grandi pensatori sono quelli che non hanno pensieri, altrimenti avrebbero altro a cui pensare). Dunque si mise a pensare: come mai la mela cade in giù invece che in su?
(Certo, per fare queste grandi scoperte, oltre che gran geni bisogna essere anche un po' scemi. Come può venire in mente a qualcuno che una cosa possa cadere in su?). Così, a furia di pensare che le cose che cadono hanno la curiosa abitudine di cadere sempre dall'alto in basso e che mai, guarda caso, se n'è vista una che cadesse dal basso in alto, il famoso scienziato, che è, che non è, arrivò a scoprire la legge dell'attrazione universale. Difatti, pensò, se una mela fosse attirata in su, cadrebbe in su, invece che in giù. Bella scoperta, direte. Eppure, prima di lui, nessuno ci aveva fatto caso. E sì che mele dovevano esserne cadute miliardi di miliardi. E chissà quante altre grandi scoperte si potrebbero fare se facessimo caso a tutte le altre cose ovvie che succedono intorno a noi e di cui, forse, nemmeno ci accorgiamo, o su cui non riflettiamo abbastanza.
Sempre a proposito del grande fisico, mi domando se avrebbe ugualmente scoperto la legge della gravitazione universale, ove, invece che sotto un albero di mele, si fosse trovato sotto un albero di cocco.

Qui finisce il racconto.
Noi abbiamo la speranza che vi sia piaciuto o almeno non vi abbia annoiato troppo e con ciò... vi lasciamo con i nostri migliori auguri di Buone Feste!
                                                                            Tinny e Fausta

lunedì 19 dicembre 2011

Il censimento...


" Quale particolare della frase, lo compili tu il censimento, ti è sfuggitaaa??" urlo dall'ingresso sventolando la lettera di sanzione.
Lei seduta, tanto per cambiare, al tavolo della cucina, masticando il quindicesimo dolcino a base di ricotta, scuote la testa.
"Non me lo hai mai detto!" farfuglia con la bocca piena.
Alza la tazzina e, mimando un brindisi nei miei confronti, ingurgita il liquido nero.
"Ma mi prendi per il "cubo"?? Lo so che il tuo cervello è sovraccarico dagli zuccheri, ma mi avevi detto che lo avresti compilato tu!"
"Ma chissenefrega del censimento scusa? Perché credi che chi lo compila dirà la verità? Se in un appartamento, un bilocale ci vivono in 8 uno sopra l'altro, pensi che ce lo scrivano?!"
La guardo ammutolita.
Lei si alza, lava la tazzina, si asciuga le mani...apre il frigo e si mangia un'altra ricottina.
"Ti scrivono che lo devi compilare non prima del 9 di ottobre!" sventolando il dito indice "No, no, attenzione, non prima del 9 di ottobre perché, nel frattempo, da quando ci è arrivata la busta  magari la casa è cresciuta, si è allargata, no? In qualche mesetto hai fatto due bambini, ospitato una tribù somala e tieni anche qualche animale da cortile così hai il latte e le uova fresche tutte le mattine, nooo???!"
"Sono duemila euro di multa, sta per arrivare uno dal Comune....Dov'è Rosario??"
"Chi?"
La guardo allibita "Come chi? Rosario! Dille di preparare del caffè e tira fuori tutti i dolcini che tieni nascosti!"
"Ma chi cacchio è Rosario! Non credo tu stia bene...cucini sempre quella sciatta pastina in brodo, credi di far parte di un team scientifico, ti sei creata una segretaria tuttofare anche un po' domestica che non ho e sottolineo, non ho mai visto!" esclama con voce stridula.
"Anche la multa è immaginaria??" sbattendo la lettera sul tavolo.
Lei la guarda, fa spallucce. "No, questa no, ma è immaginaria la tua richiesta...dovevi compilarlo tu."
Suonano il campanello.
"Opporca...tira subito fuori quegli stramaledetti dolcini o giuro che ti spiaccico la faccia in quel tentativo mal riuscito pieno di buchi che chiami creme caramel  e dammi una mano! Rosariooo!!! Smettila di leggere quelle stupide riviste di gossip e di cuore solitari che tanto un fidanzato non lo trovi e vieni subito qui!!!" urlo strozzandomi quasi.
Lei sospira, si alza e va ad aprire...

Dunque è il mio turno e vi racconto come è andata VERAMENTE.
Quella schizzata di Tinny (dice sempre che si strozza; ma che lo faccia una buona volta!), rimanga tra noi, si dev'essere bevuta l'ultimo frammento del cervello che aveva ed ora brancola nelle nebbie prendendosela soprattutto con la sottoscritta che ha, come unica colpa, quella di essere golosa di dolci. Anche la fantomatica Rosario è entrata a far parte della compagnia delle "sfigate", finora composta solo da me. Ben venga almeno siamo in due. Anche se, mi piacerebbe proprio sapere, da dove esce 'sta benedetta ROSARIO? Ma chi l'ha mai  vista???
Ebbene, ormai l'avrete capito, la Tinny sta sclerando. Inventa cose e presenze in un vortice d'immaginazione che mi farebbe quasi ridere, se in mezzo a quel vortice non ci fossi io. 
Ora - la sfacciata - vorrebbe persino che placassi le ire del messo comunale che viene a notificarci la multa per omesso censimento (ma si può? Saremo le uniche, in Italia, ad aver preso una multa del genere!) sacrificando qualcuno dei miei amati dolcini. Figurarsi un po' se lo faccio!
A dirla tutta io il censimento l'avevo compilato, prova ne sono le macchie di crème-caramel che chiazzano il modulo (uhmmm, se solo ci penso, un crème-caramel di una perfezione assoluta...), peccato che LEI si sia DIMENTICATA di imbucarlo.
E sì, care mie - dallo a me -, mi ha detto - tanto vado al lavoro, passare al Comune è un attimo -...
forse, e dico forse, la mia unica pecca è stata quella di non aver prestato abbastanza attenzione al resto della frase, che solo ora mi torna alla coscienza: - caso mai, se non riesco io, mando Rosario -
Rosario??? Aiuto!!!

Ecco i dolcetti che avrebbero dovuto ammansire il messo comunale.
Se volete sapere com'è andata a finire è bastato che Tinny sfoderasse uno dei suoi superbi sorrisi a 322 denti (storti) e dicesse con voce soave, ma dimessa - Abbia pazienza, sa, due donne sole, non ci vediamo tanto bene ed abbiamo letto male la data di consegna e quella Rosario, non capisce un'acca d'italiano...
Fausta

taRtufini al cocco

Ricetta ed immagine sono state prese QUI

Tartufi ricotta e cocco

Avete voglia di dolcetti istantanei e golosi? Provate i nostri tartufi cocco e ricotta, sono buoni, sani e facilissimi da fare in casa, dovrete avere solo la pazienza di aspettare che rassodino in frigorifero per una mezz’oretta.

Ingredienti:
50 grammi di zucchero
100 grammi di cocco rapé
100 grammi di ricotta

Esecuzione:
Prendete una ciotolina e mettete la ricotta, lavoratela con la forchetta e poi mettete lo zucchero e mescolate bene fino ad avere una crema omogenea.

Formate delle palline grandi quanto una noce e poi passatele nel cocco grattugiato. Mettete queste palline su un piatto e fatele riposare in frigorifero per 30 minuti.

Mettete le palline sui pirrottini di carta e serviteli.

Nostre varianti.
Aggiungete del cocco alla ricotta poi formare le palline che rotolerete ancora nel cocco.
Per una versione "nera" aggiungete all'impasto di cocco-ricotta cacao amaro a piacere e rotolate le palline nel cacao.

lunedì 12 dicembre 2011

Oppporccc...



OPPPORCCC...  guarda un po' qua?"
Ecco,  Tinny è davvero una brava ragazza, tutta acqua e sapone. E' "nature". E’ istintiva. E' trasparente, non si nasconde. Insomma e' così come la vedete: pelame fulvo e lucido, musetto dolce, uno sguardo tenero ed implorante che va dritto al cuore. Di lei si potrebbe dire: le manca solo la parola.
No, per la verità la parola ce l'ha.
Una.
Una sola: "OPPPORCCC...".
Ho cercato più e più volte, con tutta la pazienza di cui sono capace, di toglierle l'insana abitudine e di impartirle un'educazione più consona al suo pedigree, ma ho fallito miseramente; non posso far altro che tenermela com'è e, quando pronuncia la fatidica parola, chiederle sconsolata una spiegazione.
SI’, qui, proprio QUI!” continua a ripetere sventolando la rivista che ha in mano.
Si ferma un attimo e riesco a scorgere il titolo della rivista in questione. Si tratta di un mensile di cucina, tra i più quotati ed affermati almeno nel mercato italiano: Acqua in bocca. Vabbè che è una pseudo rivista salutistica che tratta di diete ed abitudini alimentari, ma che ricette potrà mai contenere, con un titolo così, per me rimane un mistero.

"Ok, ciccia, calmati e spiega!"

"Ecco, sì, ero in edicola che sfogliavo distrattamente qualche pubblicazione riflettendo se comprare o no - di solito, quando “sfoglia distrattamente” vuol dire che legge a scrocco. Ha una memoria fotografica, la signorina; legge, immagazzina e riproduce a casa SENZA aver comprato alcunché – quando mi cade l’occhio sul servizio che è qui, in una delle ultime pagine, nella rubrica dedicata al web. Per una volta tanto compro e corro qua. Ecco! Ci hanno copiato, CI HANNO COPIATOOO!"
Apre forsennatamente alla pagina incriminata e dice: "ECCO, guarda qui; logo, colori, persino i caratteri di stampa del nostro nuovo blog… tutto, tutto copiato, tranne il titolo “Panchina in bronzo e chiocciole”. STI BASTARDS, neanche una piccola citazione per noi, chi siamo, cosa facciamo, cosa vogliamo…"

“Seee, vabbé, chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo, tutte domande metafisiche con cui si sono cimentati i più grandi Filosofi della Storia senza trovare risposta…” la butto sul ridere “Da qua!”
"ECCO, ECCO!" Indica la pagina.
Leggo, allibita.
"Tinnyyyyyy, ma queste siamo noi!!! Pastina in brodo e chiacchiere. Tinny OPPPORCCC, ti vuoi comprare 'sti czz di OCCHIALI???"


"OPPPORCCC!!! Ma dai, che c'hai ragione!! No, non sugli occhiali, ci vedo quel tanto che ritengo necessario...avevo gli occhi lucidi per il vento.....Ma allora, ormai siamo delle superfoodblogger, ne? E poi, scusami, ma siamo proprio su una signora rivista, la Cialtrini Editori è una delle più rinomate, non è la stessa che si occupa anche di pubblicazioni medico-scientifiche..."Lavarsi i denti fa male", "Più fumi più ossigeni il cervello"??? Questi sono dei professionisti!...Da non credere. Mettono delle rubriche estremamente serie...il mese scorso hanno pubblicato uno studio dell'Università di Minchiaters dove dicono che bere molta acqua fa male perchè ti fa marcire  le cellule e ti fa venire i reumatismi per l'aumento interno di umidità...cazzarola Faustidda, è un vero onore!" esclamo tutta orgogliosa sventolando la rivista.
"Potremmo incorniciare l'articolo e regalarlo a Natale alle nostre famiglie, sarebbe carino, no?"propone Fausta con gli occhi scntillanti.
"Eh, magari così eviti di sommergerli tutti di quei 12 kg di biscotti!".
Apro la rivista e lisciando le pagine centrali che ci ospitano, inizio a leggere a voce alta.
"Da oggi la nostra rivista inaugura una nuova rubrica: Blog da imitare...wauww! C'è persino una classifica...siamo al primo posto Faustidda!"esclamo stringendo i pugni per l'emozione.
Lei mi prende la rivista di mano e, dopo pochi secondi, si rabbuia.
"Tinny?...Veramente la rubrica si intitola Blog da EVITARE..."
OPPPORCCC...


Filetto di maiale con paté di olive e olio evo al basilico.



Ricetta ed immagine sono state prese QUI

Ingredienti per3 persone
Un filetto di maiale di circa 400 - 500 grammi
paté di olive (un cucchiaino ogni medaglione)
alcune foglie di basilico fresco
Olio extra vergine di oliva (EVO)
sale e a piacere pepe

Rifilare il filetto eliminando l'eventuale grasso in eccesso; lavare e tritare le foglie di basilico possibilmente non usando coltello in metallo, io uso quello in ceramica, quindi metterlo in infusione in un bicchiere d'olio extra vergine di oliva. Tagliare il filetto di maiale a medaglioni alti circa 2 cm. Far scaldare su fiamma bella fifa la bistecchiera quindi cuocerci i medaglioni di maiale un paio di minuti per parte (anche meno dipende  dallo spessore delle fette che avete tagliato)  in modi che da ogni lato si formi una bella crosticina croccante.

Levare i medaglioni dalla piastra e sistemarli al centro del piatto, versarci un po' di emulsione olio basilico e sistemare sopra ogni fetta un cucchiaino di paté di olive taggiasche.

lunedì 5 dicembre 2011

Terza collaborazione...



Oh, sempre più felice, il Team Scientifico, è lieto di comunicarvi la terza collaborazione!
Siamo stati contattati dall'Azienda PotrebbeSciogliersiTutto, leader di mercato nel mondo dei detergenti per la casa, spugnette, abrasivi, spray sgrassatori. Ci hanno omaggiato del pacco SemaiProvaASciacquartiMoltoBeneLeManiEGliOcchi, che contiene: un flacone da 200 ml di detersivo per i piatti all'acido nitrico, una spugnetta abrasiva usata sull'Apollo 13, uno spray sgrassatore al Napalm, un delizioso paio di guantoni  rosa di misura media, dei deliziosissimi occhialini trasparenti, forse un po' troppo grandi ed una carinissima mascherina antigas...francamente non capisco tutte queste misure di sicurezza. Li voglio troppo provare subito...ho giusto qua la bistecchiera da pulire che ha usato la Fausta e l'ha lasciata li piena di grasso, è ancora calda, dovrebbe venir bene, son curiosa...oh, lo spray sgrassatore al Napalm vien proprio bene, dai...
Girare il pirillo sull'On...un bello spruzzo...SGUISSS...
PTIUSCCCCCCHHHH!!!!!!
...
...
...
...        

Ecco, molto bene, ora siamo en plain air.
Abbiamo finalmente la possibilità di praticare quella che si suole definire "cucina all'aperto".
Una goduria.
Il sogno di molti.
Se non fosse che noi non siamo in un campeggio...
Attraverso quel pittoresco squarcio sul soffitto della cucina possiamo godere di una vista invidiabile: cielo terso, sole splendente. Mettiamola così: almeno non piove.
Ma io dico, benedetta donna, sai che apprezzo molto il tuo estro artistico e la freschezza e l'energia che impieghi nello scoprire e provare le novità, però MI SEMBRAVA di essere stata abbastanza chiara, l'ultima volta; MI SEMBRAVA di averti detto di non affidarti impulsivamente al tuo intuito; magari un po' di cervello, a volte, può venir buono.
Certo che per fare un bel danno così vorrei proprio sapere cosa ti sei studiata questa volta. Dai qua, fammi un po' vedere 'sti flaconi. Acci... non è che si legga tanto bene, questa etichetta... prendo gli occhiali.
Letto... guardo Tinny... e le faccio inforcare gli occhiali a viva forza, incurante delle sue proteste Dai, ci vedo benissimo! Non ho bisogno degli occhiali, io! Ti ho detto che ci vedo benissimo, benissimo, ben...
Il tuo detersivo "per i piatti" è, in realtà, un detersivo "per impianti", chimici, naturalmente. Anche qualche campanellino d'allarme ti poteva scattare sapendo che la spugnetta abrasiva era del tipo utilizzato per l'Apollo 13! Pensare che c'è scritto ben chiaro ed anche sottolineato: Solo ad uso industriale! Non utilizzare assolutamente in spazi chiusi! Non inalare! Usare a piccole dosi! 
Ma già, tu non hai bisogno degli occhiali! Neh?



Vi lasciamo con qualcosa di altrettanto altamente esplosivo... un ottimo punch al rum


punch


Ricetta ed immagine sono state prese QUI

Il punch è una bevanda alcolica molto popolare soprattutto nei paesi anglosassoni, ed infatti la sua origine è proprio da attribuire ai colonizzatori inglesi, che scoprirono questa speciale bevanda sulle colonie indiane. Esistono molte varianti del punch, ma la più conosciuta è quella classica con l’utilizzo di arance, limoni e rum, che andremo a presentarvi qui di seguito. Il suo nome deriverebbe da una parola che vuol dire cinque, come cinque erano gli ingredienti principali nei secoli scorsi (erbe aromatiche, arancia o limone, zucchero, acqua e alcol).

Ingredienti:
2 etti e mezzo di zucchero
1 arancia
1 scorza di limone
50 cl di Rum

Esecuzione:

Dobbiamo fare sciogliere tutto lo zucchero in una casseruola posta sul fuoco, insieme ad un litro d’acqua. Togliamo la casseruola solamente quando sopra al liquido verrà a formarsi una sorta di crosticina.
Andiamo ad aggiungere la scorza del limone o dell’arancia insieme al Rum che deve essere di buona qualità, e rimettiamo il tutto sul fuoco a bollire per qualche secondo.
E’ fondamentale servire il punch molto caldo in bicchieri abbastanza larghi.